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Greci,
Romani, Arabi, Fenici, Turchi, Spagnoli, Normanni: l'elenco
dei popoli che hanno solcato questo mare o che hanno calcato
questo suolo è veramente lungo e variegato. I resti
di un'antica tonnara greco romana rinvenuti a Scalo Mandrie,
proprio a ridosso dell'omonima spiaggia, e quelli riguardanti
una necropoli paleocristiana testimoniano come Portopalo di
Capo Passero fosse centro abitato molto importante già
tanti secoli fa, soprattutto per la sua posizione strategica
nel cuore del Mediterraneo. La spiaggia del paese è
nota storicamente anche come punto di approdo e sbarco degli
Alleati che proprio da qui, nel Luglio del 1943, diedero inizio
all'operazione Husky. |
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E'
senza dubbio vero che la zona all'estremo sud della provincia
di Siracusa dove tutt'ora risiede il paese era molto frequentata
già in tempi passati, ma è anche vero che si
trattava di gente di passaggio. Portopalo, il cui antico nome
era Terra Nobile, fu fondata (come nucleo abitativo stabile)
intorno alla fine del 1700 dal barone Don Gaetano Deodato
Moncada che, a proprie spese, fece costruire le prime cento
case nei pressi della Tonnara. Alla soppressione della feudalità,
il paese rimase villaggio suburbio di Noto, per poi passare
sotto il decurionato di Pachino, dal quale si svincolò
nel 1975 divenendo Comune Autonomo e assumendo il nome completo
di Portopalo di Capo Passero. |
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Il
lungo corso Vittorio Emanuele taglia idealmente il paese in
due, congiungendone le estremità: Scalo Mandrie (importante
meta turistica, nota per le sue spiagge e le sue scogliere)
da una parte, e il Porto Peschereccio (punto nevralgico dell'economia
del paese) dall'altra. Portopalo è suddivisa in quattro
Rioni (Scalo Mandrie, Porto, Canalazzo-Pizzuta, Faro Cozzo
Spadaro) che ogni anno, nell'ambito dell'estate portopalese,
si contendono il Palio del Mare, regata in onore di San Gaetano,
Patrono del paese. Il Palio del Mare, (in dialetto "Cursa
re Varchi" cioè Corsa delle Barche) è una
delle tante manifestazioni che allietano l'estate portopalese,
assieme a spettacoli in piazza e intrattenimenti vari. |
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L'economia
di Portopalo si basa soprattutto su pesca e agricoltura, ma
anche il settore turistico si è sviluppato notevolmente
in questi ultimi anni. La flotta peschereccia del paese, forte
dei suoi cento e passa natanti di varia stazza, è una
delle più importanti della Sicilia, sia per la qualità
che per la quantità di pescato; mentre i prodotti agricoli
sono molto rinomati e richiesti in tutti i mercati italiani
ed esteri (ricordiamo il famoso pomodoro "Ciliegino"
e il saporito "Costoluto"), tanto da essere tutelati
dal riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Per quanto riguarda il turismo, Portopalo è un'ottima
meta per il turista che è alla ricerca di natura e
relax nel cuore del Mediterraneo. |
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Portopalo
di Capo Passero vanta un'antica tradizione in fatto di manifestazioni
popolari. Durante la Festa dell'Immacolata (8 Dicembre) ad
esempio, c'è la vendita delle "Cuddure",
dolci a base di zucchero e sesamo, preparati dai fedeli e
venduti all'asta per poi devolvere in beneficenza il ricavato.
Molto particolari e suggestive sono le manifestazioni a ridosso
della Pasqua. Il Giovedi Santo, in chiesa, un gruppo di cantori
locali intona a cappella "Il Lamento", un antico
canto popolare in dialetto siciliano sulla passione di Cristo.
A mezzogiorno di Pasqua poi c'è "La Pace",
cioè l'incontro fra i simulacri della Madonna e del
Cristo Risorto. |
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